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Roma nel piatto: L’antica storia del maritozzo, il più buono tra i dolci di Roma

La cucina tradizionale romana è ricchissima di pietanze saporite e profumate. Tuttavia, oltre ai numerosi primi e secondi piatti, molti dei quali occupano un posto tra i più celebri ed amati d'Italia, figurano anche alcuni dolci d'autore. Chi si è recato almeno una volta nella capitale ed ha avuto l'occasione di pranzare in uno dei tanti ristoranti della città, non può non conoscere il maritozzo, tra i dolci più famosi e caratteristici della regione Lazio, amato da tutti i romani e dalle migliaia di turisti che ogni giorno affollano le strade della capitale. Di cosa si tratta? Ha l'aspetto di una pagnotta aperta a metà e ripiena di tanta ghiotta panna montata. Dietro al suo nome si nasconde una storia antichissima, che farebbe risalire questo dolce tipico all'epoca romana. Se volete saperne di più continuate pure a scorrere le righe di questo post.

Una specialità che viene da molto lontano
Già nell'antichità esistevano particolarissime pagnotte preparate con un impasto di uova, farina, burro e un pizzico di sale, addolcite con l'aggiunta di qualche cucchiaio di miele. Queste dovevano essere le antenate del maritozzo, dolci profumati e fragranti, apprezzatissimi dagli abitanti dell'antica capitale dell'impero. Ma fu soprattutto durante il Medioevo che il maritozzo divenne celebre. In questo periodo veniva preparato soprattutto nel periodo della Quaresima; le pagnotte erano leggermente più piccole rispetto ai dolci che possiamo trovare nei bar e nelle pasticcerie oggigiorno e spesso venivano arricchite con pinoli, uva passa e scorza d'arancia, a seconda dei gusti di chi le preparava. Rappresentavano una delle pochissime trasgressioni possibili durante il periodo del digiuno.
Tra la seconda metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, cuochi e massaie cominciarono a preparare con una certa frequenza queste deliziose pagnottelle morbide, poiché erano apprezzate da tutti: uomini, ragazzi e bambini ne andavano letteralmente ghiotti. Inizialmente, erano caratterizzate da dimensioni leggermente più grandi di quelle attuali; dopo averle preparate, le mogli erano solite sistemarle nelle bisacce degli uomini che al mattino si recavano nei campi a lavorare la terra. Questo pan dolce rappresentava il pasto principale dei contadini, perché ricco di calorie e in grado di garantire un buon apporto energetico per tutto il corso della giornata.

L'etimologia del termine maritozzo
Ma da dove viene il nome utilizzato per indicare questi dolci appartenenti alla tradizione romana? La parola maritozzo sarebbe una storpiatura del termine "marito" e fu attribuito al dolce in questione in seguito ad un'usanza molto particolare: durante il primo venerdì del mese di marzo (che al tempo corrispondeva all'odierna ricorrenza di San Valentino), il futuro marito doveva donarne uno alla sua promessa sposa, nascondendo al suo interno un piccolo omaggio, che poteva essere l'anello di fidanzamento, un paio di orecchini o altri tipi di gioielli. Una tradizione famosa a Roma e nei suoi dintorni riguardava la ricetta di questo dolce, tramandata per secoli di generazione in generazione, e riproposta soprattutto dalle ragazze che cercavano marito.
Queste giovani donne erano solite preparare i maritozzi portandoli, ancora caldi e fragranti, nella piazza del paese, dove venivano assaggiati dai ragazzi più belli del circondario, anch'essi giunti in loco con l'obiettivo di trovare moglie. Spesso, al maritozzo veniva data la forma di un cuore, oppure le ragazze che lo preparavano scrivevano dei pensieri rivolti agli assaggiatori con lo zucchero liquido. Era una tradizione particolarmente radicata nelle campagne romane e fu portata avanti per molti anni.

Com'è fatto il maritozzo e dove trovarlo
Se volete provare un buon maritozzo a colazione o a merenda, non dovete fare altro che scendere in strada ed entrare in una delle tante caffetterie o pasticcerie di Roma. Attualmente viene aperto a metà e farcito con abbondante panna montata, malgrado in tanti preferiscano la variante con crema pasticcera. L'impasto è realizzato con acqua, farina, zucchero, lievito, burro, latte e uova, ma c'è chi sostituisce il burro con l'olio d'oliva. Si tratta di una ricetta semplice e molto antica, realizzata con ingredienti della tradizione, facili da reperire in qualsiasi casa. Ed è proprio la sua semplicità, insieme al suo sapore pieno e rotondo, ad estasiare il palato di tutti coloro che lo assaggiano.
Tra le numerose varianti conosciute e tuttora preparate dalle donne e dai pasticceri della capitale figurano quella tradizionale con farcitura di panna montata, quella tipica della Quaresima, con pinoli e uvetta, quella ricoperta con cioccolato fuso, e quelle farcite con alimenti salati, tra cui pomodori, burrata, baccalà, salumi e pesto. Insomma, la fantasia non manca e l'estro degli chef romani si misura anche con una ricetta tradizionale come il maritozzo. Da qualche anno stanno spopolando le varianti vegan e gluten free, realizzate per coloro che al maritozzo proprio non vogliono rinunciare.

Maritozzo Day, la giornata dedicata al dolce più famoso di Roma
Ogni anno, in tutta la città, durante il Maritozzo Day è possibile gustare un gran numero di versioni di questo dolce della tradizione. Tutti i cuochi che prendono parte all'appuntamento danno fondo alla propria fantasia, preparando ricette che hanno ben poco di tradizionale ma che stimolano palato e sensi. Quest'occasione speciale sta pian piano diventando una ricorrenza amata dai romani ma anche dai turisti, in grado di attirare in città migliaia di appassionati e buongustai, i quali hanno la possibilità di fare un tour delle pasticcerie storiche romane ed assaggiare alcune delle creazioni più particolari e fantasiose.
Insomma, se doveste trovarvi nella capitale durante il mese di dicembre, non perdete l'occasione di prendere parte a quella che è una vera e propria maratona del maritozzo. In genere l'appuntamento si svolge durante la prima settimana di dicembre, comincia già dal primo mattino e si estende sull'intero territorio romano. Lo scorso anno la manifestazione si tenne il 2 dicembre, giorno durante il quale i social network furono letteralmente presi d'assalto da migliaia di video, foto e aneddoti relativi all'evento. Qualora vi trovaste all'Hotel Cosmopolita annotate l'appuntamento sulla vostra agenda personale e non dimenticate di gustare le varianti più strane ed appetitose del dolce tipico della città eterna!

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